Categoria: Palazzo

Denominazione: villa Durazzo Bombrini

Denominazione originale: villa Durazzo

Ubicazione

Circoscrizione: ex Cornigliano, attualmente XI Levante

Indirizzo: Via muratori 5

Indirizzo web: http//:www.genovaliguriafc.it

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Notizie storiche

Secolo: XVIII (seconda metà del secolo)

Data: 1773 - 1775

Attività (uso attuale): Dal '900 assunse connotazioni differenti rispetto alla sua origine di villa residenziale. Nel 1928 passò all’Ansaldo che ne fece sede dei propri uffici. Nel dopoguerra i proprietari furono prima Sidermec (1951) poi la Cornigliano SPA (1952) che nel 1958, fondendosi con Ilva, divenne Italsider, cui si deve, nel 1958 un generale restauro dello stabile. Attualmente, la parte residuale rimasta della villa, a seguito delle trasformazioni industriali subite sul territorio, è di Società per Cornigliano Spa ed è ora collegata alla Film Commission. Gli interni di Villa Durazzo Bombrini sono spesso utilizzati come set cinematografici per lo svolgimento di scene di film o fiction ambientate a Genova.

Uso storico: Villa Durazzo nasce come villa residenziale e disponeva inoltre di uffici di rappresentanza per ricevimenti. Nel 1815 fu inizialmente la dimora del marchese Filippo II Durazzo e rimase propietà dei marchesi all’incirca fino al 1850, poi fu ceduta ad un collezionista d’arte Filippo Ala Ponzoni. Nel 1865 la villa divenne proprietà della casa reale, infatti Vittorio Emanuele II la acquistò come residenza per il figlio Oddone. Nel 1872 divenne proprietà del cavaliere Petrone e negli ultimi anni dell’Ottocento proprietà della famiglia Bombrini.

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Descrizione

L’edificio fu concepito dal progettista Pierre Paulde Cotte nel tipico impianto degli hotels francesi ovvero: un corpo di fabbrica centrale e 2 ali laterali attorno ad una vasta cour d’honneur, tipo di costruzione che in maniera innovativa, riusciva a conciliare le esigenze di rappresentanza e la grandiosità con una moderna esigenza di accoglienza e intimità. Tale impostazione era rivoluzionaria per il contesto genovese e veniva a porsi come scelta di avanguardia che superava i riferimenti locali e ribadiva il concetto di supremazia. A villa Bombrini si è ora insediata la Genova-Liguria Film Commission che è una struttura no profit creata dalla regione Liguria, dal comune di Genova e da alte realtà territoriali liguri con obiettivo primario di marketing territoriale. Uno degli obiettivi è quello di dare maggiore visibilità al territorio regionale, nel caso specifico a villa Bombrini che viene utilizzata come set.

• ESTERNI

Lo splendore che caratterizza la residenza, varca l’impianto dell’edificio e si estende nei rigogliosi giardini che arrivano tra alberi, siepi e pergolati, a lambire il mare. La fisionomia della villa e dei suoi terreni continuano a mutare in maniera decisiva nel periodo di proprietà Ala Ponzoni. L'area verde si snoda nel retro della villa e presenta alcune statue e al centro una sorta di stagno ellittico coronato da siepi.

• INTERNI

La villa accoglie al suo interno il primo magnifico esempio di scalone completamente a sbalzo costituito a Genova sul modello francese. Lo scalone, in marmo di Carrara presentava un impianto curato nei particolari e incorniciato dalla levità dei ricami della ringhiera di ferro dipinto. Verso il 1778 ad opera del genovese Andrea Tagliafichi, la residenza vede l’aggiunta del portico e la ristrutturazione di molte stanze. Impostazioni sono anche le decorazioni dei saloni di rappresentanza, i lavori in ferro battuto sia fissi che mobili, la struttura originale del tetto e della copertura. L’ampio salone di rappresentanza del piano terra ,che prende il nome di “sala del mare”, accoglie 2 importanti tele raffiguranti gli episodi biblici di “Debora e Barach” e “Giuditta che mostra la testa di Oloferne”, realizzati da Francesco Solimena intorno al 1717 su commissione dei marchesi Durazzo.

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Bibliografia

P. Cevini, "Cornigliano: villa Durazzo Bombrini", Genova, Sagep, 1977.

sito internet: www.percornigliano.it